È tempo per la semina delle foraggere estive! I SORGHI! Vediamo insieme quali sono le nostre proposte.
I costi di coltivazione in costante aumento e il cambiamento climatico che riduce anno dopo anno le precipitazioni utili alle colture, impongono di guardarsi attorno per trovare alternative alle colture più esigenti come il mais. Nonostante anche quest’anno l’Italia abbia subito una riduzione di superficie, infatti, il mais non va del tutto abbandonato, ma nelle zone meno fertili e dotate di scarse risorse irrigue va affiancato, e/o talvolta anche sostituito, da colture meno esigenti in termini di mezzi tecnici e di interventi irrigui.
Il sorgo, sotto forma di granella o di insilato, è un’alternativa valida e ormai testata in campo da anni, anche se molti allevatori risultano scettici, una volta che viene inserito nella razione delle vacche da latte al posto del mais.
Il Sorgo è caratterizzato da una grandissima variabilità genetica che possiamo distinguere in differenti varietà, analizziamole nello specifico.
- Varietà da granella, tipicamente ottenute da Sorghum bicolor e suoi ibridi. Questo prodotto, grazie al suo alto valore energetico e proteico, può essere impiegato nella dieta di avicoli e suini, mentre la tollerata presenza di tannini ne consente l’impiego come concentrato energetico per integrare le fonti azotate del foraggio nella dieta dei ruminanti.
- Sorghi monosfalcio: sono varietà dotate di taglia elevata (2-3,5 m) che presentano limitata capacità nel produrre nuovi accestimenti (ridotta capacità di ricaccio), ma sono contraddistinti da un’ottima produzione di biomassa.I sorghi monosfalcio, a loro volta si distinguono in sorghi da insilato (S. bicolor x bicolor) dotati di livello energetico molto alto e destinati all’alimentazione di bovini da latte e da carne e sorghi “doppio impiego” (S. bicolor x S. saccharatum) che, essendo dotati di un livello energetico intermedio, possono essere impiegati nella produzione di insilati, ma anche nella metanizzazione (sorgo da biomassa).
- Sorghi multisfalcio (polisfalcio): sono sorghi contraddistinti da fusti sottili ed elastici, foglie esili e pannicolo ampio. Al contrario dei precedenti, presentano elevata capacità di accestimento e per questo motivo possono essere impiegate per il pascolo o il taglio (foraggio verde o fieno).
Vantaggi agronomici
Il foraggio che viene prodotto, in ogni condizione pedoclimatica, è di buona qualità, Oltre a questo, i sorghi presentano un’ampia serie di vantaggi agronomici, prima fra tutte una buona efficienza d’uso delle risorse (idriche e di fitosanitarie).
Grazie ai loro meccanismi fisiologici di aridoresistenza, infatti, i sorghi hanno ridotte richieste idriche ed una ridotta necessità di trattamenti fitosanitari che riduce la dipendenza da fertilizzanti sintetici contribuendo così alla salute del terreno.
Queste varietà sono, inoltre, caratterizzate da una grande adattabilità ambientale: i sorghi sono adatti a tutti i suoli (Ph da 5.5 a 8.5) con una buona tolleranza alla salinità.
Karim e Piper: le varietà proposte da Agrisementi Lebbioli
Si tratta di varietà multisfascio che ricacciano velocemente dopo il taglio e si adattano molto bene ad ambienti aridi tollerando situazioni di moderato stress idrico. Resistono efficacemente alle principali fitopatie dei cereali e non sono particolarmente esigenti in termini nutritivi.
- Karim varietà ibrida di Sorgo Sudan Bicolor
Questa varietà è un’ottima soluzione per il pascolo poiché fornisce un foraggio ad alto contenuto zuccherino e proteico (fino al 20% in più rispetto ad altre varietà) e altamente digeribile. È adatto ai ruminanti di piccola taglia e agli ovini e si presta alla consociazione con leguminose a ciclo estivo per arricchire il contenuto proteico del foraggio.
- Piper varietà di Sorgo sudanese
Questa varietà di sorgo viene utilizzata per il pascolo, per taglio verde, per fieno e/o per colture di copertura; è noto per il suo basso contenuto di acido prussico, per il forte vigore della piantina e la rapida crescita con la prima maturità. Il Piper è adatto alla nutrizione di tutti i ruminanti di piccola taglia e si presta alla consociazione con leguminose a ciclo estivo (es. Crotalaria juncea o Vigna sinensis) anche per migliorare la struttura del suolo.
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